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25 Maggio, 2022
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Reddito pro capite Italia: l’impatto della pandemia
Reddito pro capite medio degli italiani: come si è evoluto nel 2020
I dati diffusi dal Ministero dell’Economia e delle Finanze Mef sui redditi del 2020 evidenziano che in Italia, in piena pandemia, il reddito imponibile pro capite (al netto delle eventuali detrazioni) è di 19.796 €. Come era lecito aspettarsi il dato di quest’anno risulta in calo (-283 €) rispetto a quello del 2019 (20.079 €), invertendo il trend registrato negli anni precedenti.
Gli effetti della pandemia non si sono fatti sentire solo sul reddito pro capite medio italiano, ma anche sul numero di contribuenti: dal 2015 al 2019 il dato dei contribuenti è costantemente salito con una crescita media dello 0,5%. Nel 2020 invece si è avuta un’inversione di rotta con un calo rispetto al 2019 dello 0,8% (da 41.525.982 a 41.180.529).
Nonostante le misure straordinarie di sostegno al reddito attivate durante il primo lockdown, la pandemia ha determinato una riduzione del reddito pro capite nel 70% dei comuni italiani. Il comune più colpito è Lajatico che lascia il primo posto della classifica 2019 uscendo addirittura dalla top ten.
Nella classifica comuni italiani per reddito pro capite, Basiglio torna a essere il comune più ricco d’Italia. San Donato, Milano e Galliate Lombardo entrano nella top ten.
Dopo aver evidenziato il reddito pro capite Italia del 2020, entriamo ora nel dettaglio di tutti i dati che abbiamo elaborato, scoprendo tutti i numeri del reddito pro capite per città, con la possibilità di consultare la mappa comuni più ricchi d’Italia e la classifica reddito pro capite dei comuni italiani.
Reddito pro capite dei comuni italiani: la mappa interattiva
Abbiamo analizzato i dati italiani, comune per comune, per mettere in risalto le differenze di reddito pro capite in Italia. Con un reddito di 44.684€ pro capite, Basiglio (MI) occupa il primo posto nella top ten dei comuni più ricchi d’Italia nel 2020, guadagnando una posizione rispetto all’anno scorso. Seguono Cusago (MI) e Torre d’Isola (PV), rispettivamente in seconda e terza posizione (terza e quinta l’anno precedente). Tra le novità del 2020, l’entrata nella classifica delle città italiane per reddito pro capite, in top ten, di San Donato (MI) e Galliate Lombardo (VA) – che guadagnano entrambi 5 posizioni – e di Milano (MI), che passa dall’undicesima posizione del 2019 alla nona del 2020.
La classifica dei 10 comuni più ricchi d’Italia
I comuni più poveri d’Italia: chi ha perso di più a causa della pandemia
Nella classifica per reddito pro capite dei comuni italiani, tra i 10 ad aver perso di più troviamo al primo posto Lajatico (PI) con una riduzione del reddito imponibile pro capite di -17.556 € rispetto al 2019, seguito da Rubiera (RE) con -11.464 € e Positano (SA) -9.382 €.
Grazie alle tecniche di data visualization, i dati resi disponibili dal Ministero dell’Economia e delle Finanze sono rappresentati in una mappa interattiva comune per comune.
Reddito pro capite dei capoluoghi: il triangolo Milano-Bergamo-Monza si conferma il più ricco d’Italia, Lecco esce dalla top ten e ad entrarci è Bolzano.
Posizioni invariate per quanto riguarda il podio della classifica dei capoluoghi di provincia più ricchi d’Italia per reddito pro capite: Milano (31.778 €), Monza (28.265 €) e Bergamo (27.243 €) occupano le prime tre posizioni anche nel 2020 nonostante ciascuno abbia perso reddito, rispettivamente -552 € Milano, -495 € Monza e -434 € Bergamo. Tra le variazioni in top ten: Parma guadagna una posizione, superando Bologna e attestandosi al settimo posto; Modena perde una posizione chiudendo la classifica e Bolzano entra nei primi dieci piazzandosi al nono posto, facendo uscire Lecco dalla top ten.
Reddito pro capite per regione: invariata la classifica delle prime 10 regioni più ricche d’Italia nonostante tutte perdano reddito rispetto al 2019.
A livello regionale, la classifica rimane invariata rispetto all’anno precedente: fatta eccezione per Basilicata e Sicilia che si invertono di posizione (rispettivamente 16° e 17° posto), anche nel 2020 le cinque regioni più ricche d’Italia restano Lombardia, Emilia-Romagna, Trentino-Alto Adige, Lazio e Piemonte. In fondo alla classifica, alle ultime tre posizioni, le regioni più povere d’Italia si confermano essere Puglia, Molise e Calabria.
In termini di reddito medio pro capite, fatta eccezione per Abruzzo, Basilicata e Molise, tutte le regioni registrano una riduzione di reddito rispetto al 2019, prima fra tutte la Lombardia (-477 €) seguita da Toscana (-471 €), Valle d’Aosta (-439 €) e Veneto (-414 €).
Distribuzione della ricchezza 2020: dove si concentra più reddito?
Entrando ulteriormente nel dettaglio dei dati, si conferma la tendenza a registrare il reddito medio pro capite più alto nei grandi centri urbani e anche la maggior parte della ricchezza continua a essere concentrata nelle mani di pochi.
La crisi dei grandi centri: i comuni sopra i 250mila abitanti perdono in media oltre 400 €
Analizzando i dati tenendo in considerazione l’ampiezza del centro, inteso come numero di residenti, si conferma il reddito medio pro capite sostanzialmente più alto nei grandi centri urbani rispetto ai comuni con meno di 5.000 abitanti. Come nel 2019 ma con maggior intensità, sono le grandi città a soffrire in modo particolare, registrando una riduzione del reddito medio pro capite di 403 €.
La ricchezza è concentrata nelle mani di pochi
L’analisi del reddito pro capite per comune conferma che la maggior parte della ricchezza è concentrata nelle mani di pochi: come nel 2019 solo il 5% guadagna più di 55mila euro annui, mentre il 44% degli italiani guadagna meno di 15mila euro, con una crescita del 2% rispetto al 2019.

I dati che abbiamo analizzato in questo articolo mostrano l’andamento del reddito in Italia nel 2020, anno in cui è esplosa la pandemia. Ma come si presentavano le condizioni reddituali degli italiani pre – covid? Nel precedente articolo dedicato ai redditi dei comuni nel 2019, lo abbiamo raccontato nel dettaglio.


Commento
Aldo Cristadoro
CEO di INTWIG
L’intervento pubblico ha certamente mitigato le ripercussioni negative del primo lockdown sulla nostra economia ma, nonostante ciò, l’impatto della pandemia è stato importante.
A pagare il prezzo maggiore della pandemia è stato certamente il centro nord del paese mentre il sud ha ampie aree in cui il saldo dei redditi è positivo.
L’analisi evidenzia anche l’impatto che la pandemia ha avuto su un settore strategico come quello turistico. Fra i comuni che perdono reddito in misura maggiore ci sono infatti una serie di località turistiche come Positano Corvara, Limone sul Garda e Monterosso al Mare.
Le grandi città, soprattutto al nord, sono quelle ad aver pagato le conseguenze più drastiche con una contrazione del reddito medio di oltre 400 € (quattro volte superiore rispetto alla contrazione già registrata nel 2019) e quasi doppia rispetto alla contrazione dei comuni più piccoli.
La prossima sfida sarà capire se l’Italia riuscirà a riprendersi da questa perdita anche grazie agli incentivi e alle altre misure di sostegno al reddito attivate dal Governo.